giovedì 31 marzo 2011

Ricetta Siciliana: Agnello al forno alla Palermitana


In previsione della Pasqua vi proponiamo una ricetta a base di agnello.
Questa carne è materia per le cucine di tutti i continenti, versatile e dsponibile per tante culture culinarie. Pensiamo ad esempio al Moussakà rumeno, al Kabah mediorientale sino al Kaftà algerino. Queste ricette sono lo specchio di culture di diversi popoli prima ancora che testimoni delle singole civiltà gatronomiche.
Questo agnello fa parte della cucina palermitana.

Ingredienti

2 kg di agnello
olio d'oliva
2 bicchieri di vino rosso secco
4 cipolle
2 chiodi di garofano
2 coste di sedano
2 carote
sale
pepe nero
rosmarino

Preparazione

Tagliate a pezzi 2 kg di agnello, che comprenda un cosciotto. Lavate i pezzi e lasciteli immersi per 2 ore in una marinata preparata con 1 bicchiere d'olio d'oliva, 2 bicchieri di vino rosso secco, 2 cipolle steccate con 2 chiodi di garofano, 2 coste di sedano, 2 carote affettate, poco sale, qualche chicco di pepe nero e 2 o 3 rametti di rosmarino. Al momento della cottura, scolate i pezzi di agnello e disponeteli in una teglia con 2 cipolle affettate, rosmarino, sale, pepe ed ujn mestolo della marinata filtrata. A forno caldo, portare a cottura l'agnello, aggiungendo, se occorre, altra marinata.

lunedì 28 marzo 2011

Ricetta Siciliana: Sogliole al vino bianco

foto by Dan Bock

Sapete dove si trovano le migliori sogliole della Sicilia? A Sciacca!
Oltre alle terme attribuite al mitico Dedalo, meta di tanti turisti attratti dal meraviglioso paesaggio, è qui infatti che troverete del buon pesce ed in particolare le sogliole.
Vi esortiamo a cucinarle come segue.

Ingredienti

6 sogliole di 200 gr
farina
olio
sale
pepe
vino secco
prezzemolo

Preparazione

Per 6 persone occorrono 6 sogliole di 200 gr circa. Togliete la testa, le pinne, la pelle, sia dal dorso che dal ventre. Svuotatele, lavatele e, incidendo lungo la lisca centrale, staccate i filetti. Infarinateli e fateli dorare in olio caldo. In una pirofila imburrata, disponete i filetti, salate, pepate e ponete la pirofila sul fuoco. Appena iniziano a rosolare, bagnateli con vino secco, facendolo evaporare a fuoco alto. Guarnite con prezzemolo, togliete dal fuoco e servite.

giovedì 24 marzo 2011

Ricetta Siciliana: Scorfano eoliano in umido


Pensando alle Eolie e ad Eolo che soffia per attizzare il fuoco del vulcano che serve ai Ciclopi esperti fabbri viene da sorridere nostalgicamente. Certo, viene anche da pensare che il vento possa soffiare per permettere di cucinare sul fuoco! Isole e mare fantastici, che ci donano tra gli altri anche questo scorfano di fondale, che oggi prepariamo in umido. Ecco la ricetta.

Ingredienti

1,5 kg di scorfano
farina
8 pomodori
3 peperoni gialli
sale
peperoncino rosso in polvere
prezzemolo
olio

Preparazione

Vi occorreranno 1,5 kkg di pesce, che squamerete, priverete delle pinne e della testa e taglierete a tranci. Infarnatele e fatele dorare appena in olio bollente. Grgliate, spellate e private dei semi 8 bei pomodori maturi. Grigliate anche 3 peperoni gialli, ai quali toglierete la pellicola e che dividerete in listarelle. In un largo tegame unto d'olio, fate uno strato di pomodoro, uno di peperoni e, infine, uno di pesce. Salate, spolverate di peperoncino rosso in polvere, guarnite con prezzemolo tritato e terminate con un filo d'olio. Coprite il tegame, lasciando soltanto una piccola fessura e fate cuocere a fuoco moderato per circa mezz'ora.

giovedì 17 marzo 2011

Ricetta Siciliana: Minestra di "tinnirumi"

foto by Cambria_

I "tinnirumi" sono le foglie ed i germogli della zucchina bianca, sottile e tenerissima, che si produce nel palermitano. Ci rendiamo quindi conto che reperire questa materia prima non sia facile al di fuori della Sicilia. In ogni caso preferiamo condividere con voi questa ricetta, che potrete eventualmente riadattare.

Ingredienti

1 kg di "tinnirumi"
6 filetti di acciuga
2 spicchi d'aglio
500 gr di pomodori pelati
sale
pepe
350 gr di pasta corta

Preparazione

Procuratevi 1 kg di "tinnirumi", lavateli bene e lessateli in acqua salata. A metà cottura scolateli e tagliateli grossolanamente. In un tegame, fate liquefare in olio d'oliva 6 filetti di acciuga sotto sale, unendovi poi 2 spicchi d'aglio affettati, 500 gr di pomodori pelati, sale e pepe. Lasciate cuocere per qualche minuto, poi aggiungete i "tinnirumi". Diluite il tutto con 1 litro e mezzo di acqua o brodo e continuate la cottura per altri 5 minuti. A parte, avrete lessato 350 gr di pasta corta, che unirete alla minestra. Un ultimo bollore e potete servire.

lunedì 14 marzo 2011

Ricetta Siciliana: Salsa d'aragosta

foto by isalella

Viene dall'isola di Pentelleria e dal suggerimento di Pippo Dell'Oglio questa salsa o sugo a base di aragosta conenuta nel suo volumeetto dedicato alla cucina pantesca. Pantelleria è un'isola splendida, sagomata dai venti ed arsa dal sole e dalla salsedine, che media tra il mondo arabo e quello occidentale.
Eccovi senza indugio la ricetta.

Ingredienti

3 aragoste di 300-400 gr
olio
2 spicchi d'aglio
peperoncino rosso
1 bicchiere di vino bianco secco
prezzemolo

Preparazione

Occorrono 3 piccole aragoste di 300-400 grammi ciaascuna. Lessatene una e, dal ventre, toglietene la carne, che metterete da parte. Tagliate a pezzi regolari le code delle altre due e, con tutto il guscio, soffriggetele in un battuto d'olio, 2 spicchi d'aglio e peperoncino rosso a vostro gusto. Quando il pesce avrà preso colore, versatevi un bicchiere di vino bianco secco, che lascerete evaporare. Togliete dal fuoco e, quando il pesce si sarà raffreddato, separate la carne dal guscio, unendola a quella delle prima aragosta lessata. Rimettete i gusci nel tegame e fate cuocere ancora, sino ad ottenere una salsa ben concentrata, che filtrata unirete alla carne. Completate con prezzemolo tritato. Con questa salsa potete condire spaghetti lessati al dente.

giovedì 10 marzo 2011

lunedì 7 marzo 2011

Ricetta Siciliana: Cotenne arrotolate alla siciliana

foto by cnadia

Negli ultimi tempi abbiamo assistito al rilancio del quinto quarto da parte di chef dai nomi altisonanti, in nome della crisi e non solo. Forse non fanno parte degli animali presi in considerazione in prima battuta e non le vedremo quindi rientrare nei menu proposti dai suddetti chef e sarete d'accordo con noi che non possiamo nemmeno considerarle come una materia prima di prima scelta. Non per questo però sono meno buone o da scartare. Di cosa stiamo parlando?
Ma delle cotenne!
Chiamate cotenne o cotiche, altro non sono se non la pelle del maiale. In cucina vengono utilizzate in diversi modi partendo dalla cucina contadina di una volta (per cui del maiale non si buttava via niente) fino ai famosissimi fagioli con le cotiche ed alla mitica casseoula. Può darsi che non si tratti di piatti particolarmente "nobili", ma gustosi e appunto tradizionali di sicuro. Oltre all'uso quale ingrediente, le cotiche vengono infatti usate anche per la preparazione di salumi da cuocere come il cotechino, che da esse prende il nome.
Piatti a base di cotenne si trovano quindi, oltre che in Emilia Romagna e Lombarida, anche in Calabria.
Vogliamo forse noi essere da meno?
Vi proponiamo quindi la nostra ricetta siciliana per cotenne arrotolate...
Ora che ci dite? Vanno bene anche le nostre? :-)


Ingredienti per 6 persone

1,200 kg di cotenne di maiale (unico pezzo)
600 g di patate
500 g di passata di pomodoro
150 g di pomodoro concentrato
1 cipolla
1 carota
1 costola di sedano
1 rametto di basilico
1/2 cucchiaino di semi di finocchio
1/2 bicchiere di olio
sale
pepe

Preparazione

Sbollentate la cotenna per 2 minuti e raschiatela con un coltello per privarla dell'eventuale peluria. Asciugatela bene e arrotolatela su se stessa (se il rotolo dovesse risultare troppo lungo da non entrare ben disteso nel tegame, dividetelo in due parti); legatelo strettamente con filo bianco da cucina e tenetelo in attesa. Tritate finemente la cipolla, il sedano e la carota, trasferiteli in un ampio tegame con l'olio e fateli appassire dolcemente su fuoco medio.
Unitevi il concentrato diluito con mezzo litro d'acqua calda, aggiungendovi la passata di pomodoro, il basilico, sale, pepe e portate ad ebollizione prima di tuffarvi dentro il rotolo di cotenne. Abbassate la fiamma, coprite il tegame e lasciateli cuocere per 30 minuti. Poi unitevi le patate sbucciate, lavate e tagliate a pezzetti.
Mescolate, unitevi se occorre qualche mestolo di acqua e proseguite la cottura per altri 40 minuti. A cottura ultimata, versateli in un piatto da portata concavo e serviteli.
Con il sugo delle cotenne potete condire del riso bollito o se preferite spaghetti spolverizzandoli di ricotta salata o caciocavallo grattugiato.

lunedì 28 febbraio 2011

Ricetta Siciliana: Spaghetti con ricci di mare


Il gusto dei ricci di mare piace a molti ma non a tutti: deciso e colorato, porta il mare fresco direttamente nel nostro piatto. I ricci di mare, che forse alcuni di noi conoscono a causa degli aculei, si utilizzano crudi come antipasto oppure sono un classico condimento per gli spaghetti. Ecco quindi per voi anche la nostra ricetta per preparare degli spaghettini ai ricci.

Ingredienti per 6 persone

600 g di spaghettini
6 dozzine di ricci
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
50 gr di olio d'oliva
sale
peperoncino

Preparazione

Tagliate i ricci e raccogliete in una terrina le uova. In una padella sul fuoco fate soffriggere con l'olio l'aglio, metà del prezzemolo e il peperoncino ben tritati. In una pentola con acqua salata fate cuocere gli spaghettini, scolandoli ben al dente. Versateli nella padella del soffritto incorporando i ricci. Pepate e mescolate bene per far insaporire. Trasferite gli spaghetti in un piatto da portata e spolverizzateli con il prezzemolo prima di portare in tavola.

lunedì 21 febbraio 2011

Ricetta Siciliana: Melanzane farcite alla siciliana

foto by ninanord

Sapete da dove provengono le melanzane? Sono originarie dell'India, anche se si sa che erano già conosciute fin dalla preistoria in Asia centrale ed in Cina in particolare. Solo noi europei abbiamo scoperto questa bacca non prima di 1500 anni fa, quando gli arabi la diffusero durante il Medioevo.
Sembra che i primi europei ad apprezzarla siano stati gli spagnoli del sud, mentre noi italiani abbiamo cominciato a cucinarla solo dal Quattrocento in poi.
Come sapete, non si può mangiare la melanzana cruda, che risulta essere tossica a causa della solanina. Per questo motivo oggi vi proponiamo questa semplice ricetta per cucinarla, ovviamente "alla siciliana" :-)



Ingredienti per 6 persone

3 grosse melanzane
120 g di pangrattato (tostato in padella)
100 g di prosciutto cotto
100 g di caciocavallo fresco
50 g di grana grattugiato
1 cipolla
3 cucchiai di olio
2 rametti di basilico
passolina e pinoli
1 tazza di salsa di pomodoro (già cotto)
sale
pepe

Preparazione

Lavate le melanzane, privatele del picciolo e asiugatele, dividetele in due pezzi nel senso della lunghezza e con la punta del coltello incidete la polpa in più parti a forma di grata, friggetele in abbondante olio bollente rigirandole da ogni parte per 5 minuti poi ritiratele dalla padella e lasciatele intiepidire.
Nel frattempo affettate sottilmente la cipolla e fatela appassire con l'olio in una padella su fuoco moderato, riunite in una padella la cipolla, il pangrattato, la bustina di passolina e pinoli, il prosciutto a fettine sottili, il caciocavallo tagliato a dadini, la salsa di pomodoro, il basilico tritato ed il grana grattugiato.
Scavate delicatamente una parte di polpa dalle melanzane senza romperle perchè serviranno da vaschette, tritate la polpa ricavata, unitela agli altri ingredienti della terrina, salate, pepate e mescolate tutto fino ad ottenere un composto ben amalgamato.
Con questo composto riempite le vaschette ovali di melanzane, allineatele in una pirofila immburrata, introducetela neel forno già scaldato a 180° per 15 minuti e servitele ben calde.

giovedì 17 febbraio 2011

Ricetta Siciliana: Baccalà in agrodolce


Il baccalà altro non è se non il merluzzo bianco conservato sotto sale. Questa tecnica permette al pesce di venire conservato molto a lungo ed è stata inventata fin da tempi lontani per poterlo trasportare e consumare a distanza. Pare che la procedura di salagione del baccalà si possa attribuire ai pescatori baschi, che utilizzarono la tecnica già usata per le balene anche per i merluzzi dell'isola di Terranova.
Il baccalà conservato mediante essiccazione viene chiamato stoccafisso. Entrambi sono elementi essenziali di molte cucine popolari. Prima di poter essere utilizzati però, sia il baccalà che lo stoccafisso devono rimanere immersi in acqua fredda per eliminare il sale e restituire ai tessuti l'originale consistenza. In Basilicata, il baccalà viene preparato, come da tradizione, con i peperoni cruschi, mentre nel Triveneto il termine "baccalà" (es. baccalà alla vicentina) identifica lo stoccafisso (merluzzo essiccato) e non il merluzzo salato.
Oggi vi presentiamo invece una ricetta della nostra isola, dal sapore agrodolce.


Ingredienti per 6 persone

1,500 kg di filetti di baccalà già ammollato e dissalato
50 gr di farina
1 dl di olio + quello per la frittura
1 cipolla media
1 spicchio di aglio
1 ciuffo di prezzemolo
500 gr di pomodoro pelato
30 gr di uvetta sultanina
30 gr di pinoli
1 cucchiaio di zucchero
1 mela
la scorzetta di un limone grattugiata
6 prugne secche
1 bicchiere di vino bianco secco
1/2 bicchiere di aceto bianco

Preparazione

Mettete sul fuoco una casseruola con un dl di olio, la cipolla e l'aglio ben tritati, fateli rosolare e unitevi il prezzemolo tritato, il vino e l'aceto. Fate evaporare e aggiungete il pomodoro pelato privato dai semi e ridotto in filetti. Mescolate e lasciate cuocere per 10 minuti, poi aggiungete la scorza di limone grattugiata, la mela sbucciata e tagliata a fettine, le prugne snocciolate e ridotte in filettini, l'uvetta e i pinoli, un bicchiere di acqua calda, peperoncino, sale e pepe. Mescolate tutto bene e proseguite la cottura per 15 minuti ancora.
Lavate accuratamente il baccalà tagliato a pezzi, asciugatelo in uno strofinaccio da cucina e spolverizzatelo di farina da un lato e dall'altro.
Preparate sul fuoco medio una teglia grande quanto possa contenere tutto il baccalà in un solo strato con poco olio. Adagiatevi i pezzi di baccalà e fateli dorare per qualche minuto anche dall'altro lato. Distribuite sopra tutto il condimento. Coprite la teglia e lasciate cuocere per altri 15-20 minuti.
Trascorso il tempo di cottura, trasferitelo nel piatto di portata e portate in tavola spolverizzando in superficie il prezzemolo tritato.

lunedì 14 febbraio 2011

Ricetta per San Valentino: Bastoncini di cioccolato all'arancio

foto by sassyradish


Buon San Valentino a tutti!
Che vi piaccia o meno festeggiare questa "zuccherosa" ricorrenza, possiamo prenderla come scusa per preparare qualcosa di cioccolatoso. Se non avete tempo e volete un aroma di Sicilia, provate questi bastoncini di cioccolato all'arancio o scorzette che dir si voglia. Facilissime e deliziose, addolciranno anche i single più incalliti :-)


Ingredienti per circa 30 pezzi

125 g di buon cioccolato fondente
100 g di bastoncini d'arancia canditi
serve anche un foglio di acetato o di carta forno

Preparazione

Fate sciogliere il cioccolato nel forno a microonde o a bagnomaria. Immergete un bastoncino alla volta nel cioccolato, ricoprendolo tutto o solo inn parte secondo il vostro gusto, fatelo sgocciolare e adagiatelo sul foglio di acetato o sulla carta forno. Lasciate raffreddare.

giovedì 10 febbraio 2011

Ricetta Siciliana: Aragosta alla siciliana

foto by effebi2009

Avete mai cucinato l'aragosta? Come saprete, l'aragosta deve giungere in cucina ancora viva. Per questo non tutti se la sentono di cucinarla. Per evitare che diventi stopposa, è bene infatti far passare meno tempo possibile fuori dal proprio ambiente. Non bisogna scegliere animali troppo grossi, possibilmente sotto i 2 kg, e se possibile sono da preferire le femmine. Se vi va di sperimentare, vi lasciamo una ricetta molto semplice.

Ingredienti per 6 persone

3 aragoste da 600-700 gr cad
1 biccchiere di olio
1 bicchiere di vino
2 lioni
sale
pepe

Preparazione

Ponete una alla volta le aragoste già bollite sul piano di lavoro, pressatele con il ventre contro il tagliere, tenetele ferme con la mano sinistra e con un grosso coltello ben affilato tagliate prima le zampe e le antenne, poi il busto diviso in due nel senso della lunghezza e le code a tronchetti. Eliminate il filo nero e lavatele accuratamente sotto l'acqua corrente.
Mettete sul fuoco una teglia con l'olio, adagiatevi i pezzi di aragosta, salate, pepate, coprite la teglia e lasciateli cuocere per 30 minuti rigirandoli spesso. A cottura ultimata ritirate i pezzi di aragosta, sistemateli nel piatto di portata, spolverizzateli di prezzemolo tritato e teneteli a caldo.
Versate il vino nel fondo di cottura facendo restringere un poco, versatelo sui pezzi di aragosta e portate in tavola con spicchi di limone.

lunedì 7 febbraio 2011

Novità nei vini: COS e Planeta


Quest'anno la lista di vini della Trattoria Trinacria si è arricchita di due marchi siciliani prestigiosi: COS e Planeta.

Giambattista Cilia detto Titta, Giusto Occhipinti e Pinuccia Strano hanno cominciato a produrre vino per passione ed hanno finito per creare una delle aziende agricole più qualificate della Sicilia: COS, che rappresenta le iniziali dei loro cognomi.
Nonostante il loro fosse un prodotto amatoriale, si è rivelato fin da subito di gran qualità.
Per questo motivo hanno investito non solo nella cantina, dotandola di modernissime tecnologie (i loro vini oggi fermentano a temperatura controllata e maturano nelle barriques), ma anche nella ristrutturazione di un maestoso casale divenuto sede della COS e nella costruzione di una nuova cantina inaugurata nel 2008.

I vini Planeta si possono leggere come un "Viaggio in Sicilia". Un percorso cioè da occidente a oriente, che da Sambuca di Sicilia e Menfi porta sino a Vittoria, a Noto e all'Etna. Queste tappe rappresentano cinque cantine che Planeta ha inserito all'interno dei propri vigneti e che testimoniano il profondo legame con la piu' antica tradizione enologica siciliana e il suo patrimonio di varieta' autoctone.
Ma Planetanon è solo questo. L'altra faccia del progetto esula dall'isola e si dedica a grandi classici dell'enologia internazionale interpretati da un territorio che li marca in maniera inconfondibile, dando vita a vini profondamente siciliani tanto quanto i grandi autoctoni.
Tutta l'attivita' dell'azienda di Alessio, Francesca e Santi Planeta ha poi un filo conduttore: la sostenibilita' ambientale.

Scegliendo questi vini, Trinacria desidera non solo offrire ai propri clienti prodotti tipici d'eccellenza, ma permettere loro di gustare un'esperienza, di tuffarsi in aromi e profumi di Sicilia.
Venite a gustarli, vi aspettiamo!

giovedì 3 febbraio 2011

Ricetta Siciliana: Fagioli alla menta

foto by floresyplantas.net

Se state cercando un ingrediente in più che possa cambiare il gusto dei vostri fagioli, dovreste provare questa ricetta ed aggiungere un poco di menta. Rinfrescante, ci fa pensare all'estate ma non solo. Dara un tocco originale ed inaspettato al vostro contorno.

Ingredienti

500 gr di fagioli bianchi
aglio
sedano
olio
1/2 bicchiere di aceto di vino
sale
pepe
foglie di menta

Preparazione

Lessate i fagioli al dente in acqua salata, aromatizzata con aglio e sedano. Scolateli bene, versateli in un'insalatiera e conditeli con olio, mezzo bicchiere di aceto di vino, sale, pepe e un pugno di foglioline di menta. Lasciate insaporire, nell'insalatiera coperta, per circa un'ora in un luogo fresco, poi potete servirli.

domenica 30 gennaio 2011

Ricetta Siciliana: Costolette con olive




Oggi non parliamo di costolette di agnello, bensì di maiale... come avrete capito dall'immagine! :-)
Le olive sono sempre un alleato vincente per creare sapori mediterranei. Così, abbinate alle nostre costolette, vi permetteranno di rinnovare le solite ricette.

Ingredienti per 6 persone

6 costolette di maiale da 250 gr cad.
500 gr di pomodori
100 gr di olive farcite
50 gr di prosciutto cotto magro
50 gr di farina
50 gr di burro
1/2 bicchiere di olio
1/2 bicchiere di vino bianco secco
2 cipolle
1 spicchio d'aglio
1 uovo sodo
2 mazzetti di prezzemolo
sale
pepe

Preparazione

Mettete sul fuoco una grande teglia (che possa contenere tutta la carne in un solo strato) con l'olio e il burro e quando quest'ultimo si sarà sciolto adagiatevi le costolette leggermente infarinate, salate, pepate e fatele rosolare bene 5 minuti per parte. Ritiratele dal fondo di cottura e tenetele in caldo.
Al loro posto mettete le cipolle, l'aglio tritati e la foglia di alloro, facendole cuocere per 10 minuti. Poi unite i pomodori pelati a filetti ed il prosciutto tagliato a listarelle, mescolate e dopo 10 minuti unite il vino, un mestolo di acqua calda, le olive tagliate a rondelle e metà prezzemolo tritato. Riportate il condimento ad ebollizione, salate e pepate a gusto; rimettete le costolette nella teglia rigirandole nel condimento e proseguite la cottura per altri 20 minuti su fuoco dolcissimo a teglia coperta.
A cottura ultimata, trasferite le costolette nel piatto da portata, distribuitevi sopra il condimento, l'uovo sodo tritato, il prezzemolo rimasto tritato fresco e portate in tavola.

giovedì 27 gennaio 2011

Ricetta Siciliana: Polpettine di pollo dorate


Per grandi e piccini, le polpette sono sempre un gran divertimento. Cucinarle mette allegria e mangiarle ancor di più. Tipicamente si cucinano come secondo piatto, preparandole con carni di vario genere anche miste, ma si possono anche trasformare in un antipasto goloso. Tante ricette prevedono poi l'utilizzo di verdure e di spezie anche molto diverse a seconda del paese d'origine.
Oggi vi lasciamo questa ricettina per polpette a base di pollo: pinoli, prosciutto e odori le renderanno saporite e belle da vedere... infatti questi due gattini già sembrano interessati! :-)


Ingredienti per 6 persone

1 pollo da 1,500 kg
1 mazzetto di odori (carota, sedano, cipolla, prezzemolo)
6 fette di pancarrè
1 bicchiere di latte
50 gr di prosciutto cotto
30 gr di pinoli
1 ciuffo di prezzemolo
1 cucchiaino di maggiorana
3 uova frullate + 2 uova intere
50 gr di parmigiano grattugiato
farina
pangrattato
noce moscata in polvere
sale
pepe

Preparazione

Pulite bene il pollo, lavatelo e dividetelo in 4 pezzi, ponetelo in un tegame con 2 litri d'acqua, il mazzetto di odori, poco sale e fatelo cuocere per 30 minuti su fuoco medio. Scaduto il tempo previsto ritirate il pollo dal suo brodo e fatelo raffreddare. Nel frattempo eliminate la crosticina al pancarrè e mettetelo a bagno nel latte. Ponete sul fuoco un padellino con 30 gr di burro e fatevi appassire la cipolla già pulita e tritata finemente. Disossate molto accuratamente il pollo e passatelo al tritacarne insieme al prosciutto raccogliendo il trito in una terrina, unite il pancarrè ben strizzato, la cipolla cotta al burro, il parmigiano, la maggiorana, il prezzemolo tritato, i pinoli, 2 uova, sale, pepe, poca noca moscata. Mescolate tutto bene per ottenere un composto ben amalgamato e omogeneo. Ora formate delle polpettine, passatele di farina, uovo frullato e pangrattato. Fatele dorare in abbondante olio bollente e man mano adagiatele su un foglio di carta assorbente per perdere l'unto in eccesso. Trasferitele nel piatto da portata decorando con fettine di limone e foglioline di prezzemolo.

lunedì 24 gennaio 2011

Ricetta Siciliana: Calamaretti e seppioline in umido

foto by girolame


Questa ricetta ci riporta alla mente Cefalù... non sentite anche voi il rumore del mare, gli schiamazzi sulla spiaggia, il tramonto e quella voglia pungente di sedersi ad un tavolino, magari in riva al mare e gustare un bel piatto di calamari e seppioline? Semplici semplici, senza bisogno di complicarsi la vita! Un'indicazione però, prima di lasciarvi la ricetta, vogliamo darvela: il segreto di questo piatto sta nel cucinare i molluschi in un tegame di coccio, senza mai alzare il coperchio, se non al momento di servire. E buon appetito!

Ingredienti

1 kg di calamaretti e seppioline
3 pomodori pelati
prezzemolo
aglio
sale
peperoncino rosso
olio d'oliva

Preparazione

Pulite un kg di calamaretti e seppioline e dividete i tentacoli dalle sacche (ricordatevi di togliere l'ossea lamina dorsale alle seppie). In un tegame di coccio, mettete i molluschi, la polpa di 3 pomodori pelati, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 spicchio d'aglio anch'esso tritato, sale, peperoncino rosso e 2 cucchiai di olio d'oliva. Schermate il fuoco e, a tegame sempre coperto, fate cuocere per 20 minuti. Serviteli subito nello stesso recipiente di cottura.

giovedì 20 gennaio 2011

Nuovo Menu!

foto by AMSimonini

E' ora di cambiare gusto, di cambiare sapori, insomma... di cambiare menu!
Ecco i nuovi piatti della Trattoria Trinacria, che propone novità golosissime come le Tagghiatedde à Puddicinedda, gli Spaghetti à "Portobello" o la Pescatrice e "Ventri chini".
Curiosi di capire che cosa significhino questi nomi siciliani?
Vi aspettiamo al ristorante! :-)


PRIMA DA' PASTA

Arancine di riso
Panelle
Spitini di Pisci Spatula
(spiedini di pesce Spatola marinati alla griglia)
Gnotta 'i cocci
(scampi di Mazara del Vallo marinati con ricotta fresca di Carini)
Capunata di milinciani à palermitana
(caponata di melanzane alla palermitana)
Crispelle di ricotta e acciughe di Sciacca
(pasta di pane fritta ripiena di ricotta e acciughe)
Sardi à beccaficu
(sarde a beccafico)
Misto di Tonnara
(tonno affumicato, pesce spada affumicato e salame di tonno)
Kaos girgentino
(arancino, caponata, panelle, sarde a beccafico e panino c'a mauza)


A PASTA - A tavula 'un s'invicchisci

Tagghiatedde à Puddicinedda
(tagliatelle fresche con pesce spada e pesto di melanzane)
Bucatini chi Sardi à Palermitana
(con sarde, pinoli, uvetta, zafferano, finocchietto selvatico e pane tostato)
La Strombolana
(spaghetti con vongole e patate)
Pasta 'ncaciata
(penne con broccoli, pinoli, uvetta, acciughe e mollica di pane)
Spaghetti à "Portobello"
(con pomodoro e totani pescati del Mediterraneo)
Maccaruna alla Norma
(con pomodoro, melanzane fritte e ricotta salata)
Risotto all'Usticense
(carnaroli riserva agli agrumi con uova di pesce spada)
Linguine alla Pantesca
(con tonno, capperi, pecorino, scorze di limone e olive)


A CARNE - Cu' si curca a lo dijunu 'un pigghia sonnu comu voli

Cotoletta à Trapanisa
(cotoletta di vitello con finocchietto ed erbe aromatiche)


U PISCI - Cu' 'un mancia avi già manciatu

Ricciola alla Perricone
(filetto di ricciola al vino rosso, con pane nero ai cereali e marmellata di cipolle)
Tunnina ch'a cipuddata
(filetto di tonno con cipolla in agrodolce con contorno di insalata di arance)
San Pietro all'ariu
(filetti di San Pietro con pomodori secchi caramellati, cipolla e pinoli)
Pescatrice e "Ventri chini"
(tranci di pescatrice al lardo con cous cous al pesto di Nocellara)
'Nvoltini di Pisci Spata
(involtini di pesce spada con contorno di patate apparecchiate)
Calamari Ammuttunati
(calamari ripieni di ricotta, carciofi, pinoli e accciughe)
Cous Cous a' trapanisa
(cuscus di pesce)


NE' CARNE NE' PISCI - Si vo' fari 'na bona 'nzalata picca acitu e 'na bona ogghiata

Cascavaddu Rausanu all'Argintera
(caciocavallo ragusano cotto al forno con aceto e origano)
Parmigiana di Milinciani
(parmigiana di melanzane)


COSI RUCI E GELATI - Lu cafè pigghialu santiannu lu gelatu pinsannu

Cannolo
Cassata
Gelato alle fragoline di Marsala
Gelato al pistacchio di Bronte
Gelato alle mandorle d'Avola
Parfait di mandorle
Sorbetti al limone, mandarino e fico d'india
Ravioli di ricotta fritti al mosto cotto

lunedì 17 gennaio 2011

Ricetta Siciliana: Tonno infornato


Se avete voglia di un piatto leggero e semplice da preparare, potete provare questa ricetta per un tonno al forno. Basta aggiungere i classici sapori mediterranei, come capperi ed olive, per scoprire che tutti possiamo cucinare pesce. Anche chi non sia un cuoco provetto ;-)

Ingredienti per 6 persone

6 fette di tonno
pangrattato
pomodori pelati
capperi
olive verdi snocciolate
olio

Preparazione

Tagliate 6 fette di tonno non molto spesse e disponetele sul fondo di una teglia ben unta d'olio. Coprite le fette con uno strato di pangrattato e guarnite con pezzi di pomodori pelati, capperi dissalati e olive verdi snocciolate e tagliuzzate. Salate, inumidite con un filo d'olio e infornate. Dopo 35/40 minuti di cottura a forno moderatamente caldo (170° C) il tonno è pronto.

giovedì 13 gennaio 2011

Ricetta Siciliana: Insalata di carciofi e formaggi

foto by alino1955

Ancora a dieta? Se avete voglia di carciofi, potete provare questa ricetta per una insalatona consistente con carciofi e formaggi. Non si può certo dire che sia leggerissima, in compenso però costituirà un piatto unico veloce! :-)

Ingredienti per 6 persone

6 carciofi teneri
1 piccolo cuore di sedano
100 gr di scaglie di parmigiano
100 gr di caciocavallo fresco
50 gr di cipolline sott'aceto
il succo di un limone e mezzo
1 dl di olio d'oliva
1 cucchiaio di origano
sale
pepe

Preparazione

Mondate bene i carciofi privandoli del gambo e delle foglie esterne più dure, eliminate anche le punte con le spine e affettateli sottilmente mettendoli man mano che sono pronti a bagno in acqua acidulata con metà del succo di limone. Nel frattempo riducete il caciocavallo ed il cuore del sedano in striscioline sottili e trasferiteli in una grande insalatiera, unitevi le cipolline, le scaglie di parmigiano e i carciofi ben sgocciolati dall'acqua acidulata. Riunite in una scodella l'olio, il rimanente succo di limone, l'origano il sale e il pepe, sbatteteli con la forchetta fino ad ottenere una salsetta ben emulsionata. Versatela sull'insalata, mescolatela ripetutamente e servite in tavola.

lunedì 10 gennaio 2011

Ricetta Siciliana: Insalatona contadina con arance - L'arancia rossa di Sicilia


Un tipico frutto della terra di Sicilia sono le arance. Allegre e colorate abbelliscono anche i nostri piatti salati e ci forniscono vitamine utili soprattutto durante questi mesi invernali.

Sapete che cosa si intende con la definizione Arancia rossa di Sicilia?
Non tutte le arance infatti si possono definire tali. Questa dicitura individua solo alcune varietà di arance a Indicazione Geografica Protetta (IGP):

- Tarocco, che comprende: Tarocco Comune, Tarocco Galice, Tarocco Gallo, Tarocco Messina, Tarocco dal Muso, Tarocco Nucellare 57-IE-1, Tarocco Nucellare 61-1E-4, Tarocco Catania, Tarocco Scirè, Tarocco rosso;

- Moro: Moro Comune, Moro Nucellare 58-8D-l;

- Sanguinello: Sanguinello Comune, Sanguinello Moscato, Sanguinello Moscato Nucellare 49-5-3, Sanguinello Moscato Nucellare 49-5-5, Sanguinello Moscato Cuscunà.

Le province che producono le vere arance rosse di Sicilia sono quindi solo quelle di Siracusa, Catania, Enna e Ragusa.


Possiamo utilizzare le arance per preparare un'insalatona golosa, che può fungere da piatto unico per un pranzo veloce o da ricco contorno. Eccovi la ricetta.

Ingredienti per 6 persone

2 cipollotti (o scalogni)
1 cetriolo
1 mazzetto di ravanelli
100 gr di olive verdi
1 cuore di lattuga
2 arance
1 dl di olio d'oliva
1/2 bicchiere di succo d'arancia
1 cucchiaio di origano
sale
pepe

Preparazione

Affettate a rondelline le cipolle e i ravanelli, spuntate il cetriolo e affettate anche questo a rondelle. Sbucciate a vivo le 2 arance e riducetele in cubetti. Eliminate la parte bianca della buccia di una arancia e riducetela in striscioline sottili (che vi serviranno per la decorazione del piatto). Versate in una scodella l'olio, il succo d'arancia, l'origano, sale e pepe, sbattete con una forchetta fino a ottenere una salsetta bene emulsionata.
Riunite in una grande insalatiera tutti gli ingredienti (escluse le bucce d'arancia), irrorateli con la salsetta preparata e mescolate ripetutamente per fare insaporire bene l'insalata, spargete sopra le striscioline di buccia d'arancia e portate in tavola.

venerdì 7 gennaio 2011

I mercati di Palermo


Se avete visitato il capoluogo Siciliano, saprete che Palermo conserva ancora gran parte del proprio aspetto mediterraneo, anche grazie ai vari mercati storici disseminati nella città: i più caratteristici sono la Vucciria, Ballarò e Il Capo.

La Vucciria si estende tra via Roma, la Cala e il Cassaro, all'interno del mandamento Castellammare. La vicinanza al porto cittadino portò storicamente all'insediamento di mercanti e commercianti genovesi, pisani, veneziani sin dal XII secolo. La presenza di numerosi artigiani si riscontra tuttora nella toponomastica. Il termine Bucceria deriva dal francese boucherie, "macelleria". Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello ed alla vendita delle carni. Successivamente divenne un mercato per la vendita del pesce, della frutta e della verdura. Anticamente era chiamato "la Bucciria grande" per distinguerlo dai mercati minori.

Ballarò è invece il più antico tra i mercati di Palermo e si estende da piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory, verso Porta Sant'Agata. È uno dei più pittoreschi mercati di grascia, cioè d'alimentari. I prodotti venduti provengono dalle campagne del palermitano.
Il Capo si sviluppa infine nel cuore dell'omonimo quartiere: conserva elementi popolari del tipico mercato mediterraneo. Altri mercati storici a Palermo sono il mercato delle Pulci e quello dei Lattarini. Da citare c'è anche un mercato dell'usato allestito a Piazza Marina.

Quanto siete soliti acquistare presso mercati  quanto invece presso ipermercati o negozietti di quartiere?
Le materie prime caratteristiche della Trattoria Trinacria arrivano direttamente dalla Sicilia!

Fonte: Wikipedia

lunedì 3 gennaio 2011

Ricetta Siciliana: Pesce san pietro al Marsala


Si stima che intorno al 1770 un inglese di nome Woodhouse abbia avuto la brillante idea di trattare il vino locale siciliano con mosto cotto ed alcol puro, ottenendo quello che oggi noi tutti conosciamo con il nome di Marsala. Il liquore sarebbe poi stato perfezionato da altri inglesi che, attratti dal prodotto si sarebbero trasferiti in zona.
Oggi utilizziamo il Marsala per dare sapore a diversi piatti, compreso il pesce. Vediamo ad esempio una ricetta per cucinare il pesce san pietro.
Alla Trattoria Trinacria abbiamo in menu un buonissimo san pietro al marsala Vecchio Samperi di Marco De Bartoli, di cui però non vi sveliamo i segreti... dovrete venire a carpirli di persona! :-)

Ingredienti

1 o 2 filetti di pesce san pietro a persona
scalogno
alloro
pepe in grani
farina
olio
2 bicchieri di Marsala secco
brodo di pesce

Preparazione

Svuotate e squamate il san pietro, tagliategli testa, pinne e coda, quindi sfilettatelo. Se il pesce è grosso, calcolate un filetto a persona, altrimenti 2. Immergete la testa, le pinne, la coda e le lische in 0,75 l di acqua, aromatizzata con dello scalogno, 1 o 2 foglie d'alloro e qualche chicco di pepe in grani. Fate cuocere sino a quando il liquido si sarà ridotto di circa la metà. Infarinate ora i filetti di pesce e fateli dorare in poco olio bollente; versate poi nella padella 2 bicchieri di Marsala secco e 2 mestoli del brodo di pesce filtrato. Quando la salsa si sarà adeguatamente addensata, togliete la padella dal fuoco e servite i filetti ben caldi.
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